La Direttiva europea 96/71/CE definisce lo status di "lavoratore distaccato", che consente a un impiegato che lavora in uno Stato membro dell'Unione Europea di essere temporaneamente distaccato per lavorare in un altro Stato membro.
Le imprese stabilite al di fuori della Francia che praticano il distacco dei lavoratori devono quindi rispettare diverse condizioni e formalità obbligatorie e applicare le disposizioni del diritto del lavoro francese ai lavoratori distaccati in diversi settori.
Con l'entrata in vigore della legge "Macron" del 6 agosto 2015, la nomina di un rappresentante in Francia è ormai obbligatoria per le imprese straniere.
La mancata nomina di un rappresentante è punibile con una sanzione che può arrivare fino a 2.000 € per dipendente distaccato (4.000 € in caso di ripetizione durante lo stesso anno) fino a un limite complessivo di 500.000 €.
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